mercoledì 15 agosto 2012

Scioperi, tasse, imposte, aumenti e chi più ne ha più ne metta

Siamo appena passati da un venerdì di passione per il trasporto pubblico e già si preannunciano rincari sulle bollette e sulla benzina per l’anno prossimo.
E gli stipendi … beh quelli non si toccano !!
La storia insegna che nel 1999, quando nasceva l’euro, 1 euro valeva 1,16675 dollari , oggi 1 euro vale 1,4850 dollari. Il dollaro, principale moneta di scambio al mondo si è deprezzato di ben 27% nei confronti dell’euro. Ma ciò non è del tutto positivo, perché se guardiamo l’economia del mondo intero vuol dire che comprare la merce in dollari conviene e comprare la merce in euro non conviene.
Riportato in Europa e ovviamente anche in Italia, le importazioni superano di gran lunga le esportazioni, e quindi gli stati per portare in pareggio i bilanci devono alzare il costo della vita. In effetti, se ci guardiamo in giro, da quando è stato introdotto l’euro anche i vari prezzi hanno avuto un aumento simile se non maggiore. Si badi bene, non è colpa dell’introduzione dell’euro in senso stretto, (anche con la lira sarebbe accaduto una cosa simile); il problema è che gli stati non sono riusciti a fare una politica economica per contenere tale disavanzo.
… e cosa dire dei salari?!, secondo voi i salari hanno subito un aumento del 27% per restare al pari col costo della vita ed avere lo stesso potere di acquisto ??
A livello statistico provate a vedere tra amici e parenti e scoprirete che gli unici stipendi aumentati sono quelli di senatori e deputati. Sono i soli che hanno mantenuto lo stesso potere di acquisto.
E noi si continua con scioperi, aumento delle tasse, imposte.
Ma proviamo ad analizzare un giorno di ordinario sciopero.
Con lo sciopero dei trasporti pochi hanno la possibilità di andare a lavorare …inclusi maestri ed insegnanti. Allora i genitori, da bravi genitori, piuttosto che affidare i figli alla strada ed inviarli in balia di chissacchì decidono di tenere i figli a casa, perché alla fine un venerdì di assenza non ha mai fatto male a nessuno. Però visto che c’è sciopero, anche i genitori non vanno a lavorare e magari prendono 1 giorno di ferie per allungare il ponte. E fin qui tutto regolare.
Quindi tutta la famiglia (che può aderire indirettamente allo sciopero), si alza più tardi, si fa colazione tutti assieme finalmente e ci si organizza per la giornata … come … un giro al parco, si incontrano amici e parenti che non si vedono da tanto tempo e … si va a fare spesa, ma si un po’ di sano shopping non fa di certo male. …magari si pranza fuori casa con un pranzo veloce e si va all’OUTLET perché si dice che lì i prezzi sono più bassi.
Proviamo a fare le tirare della giornata.
Premetto che il diritto di sciopero è sacrosanto perché è una conquista dei lavoratori e che se un lavoratore sciopera, rinunciando ad una giornata di salario un motivo lo avrà (giusto o sbagliato).
Vediamo una famiglia di 3 persone che si muove. Chi ha aderito allo sciopero ha speso almeno 30 euro per il pranzo e per sfizi vari di giornata, almeno 50 euro per regalini e pensierini vari per se e per la tribù di figli che si è portato appresso e non dimentichiamoci di un 10 euro di benzina. Se poi si ha la possibilità di abbondare, il pranzo al ristorante fa 70 euro; le spese almeno 200 e almeno 30 di carburante perché l’OUTLET più in là ha i prezzi più bassi.
In ogni caso 1 giorno di ferie in meno, si pagate ma sempre 1 giorno in meno da fare la prossima estate … per chi le ferie se le potrà ancora permettere.
Quindi alla fine della giornata
Chi ha scioperato ci ha rimesso parte del salario
Chi ha dovuto aderire allo sciopero ci ha rimesso dai 100 ai 300 euro ed oltre.
non male per un paese che si lamenta di tasse, imposte, aumenti ecc ecc
Il governo dice … beh così gira la moneta e l’economia si riprende.
È vero che se gira la moneta si riprende l’economia, ma c’è bisogno di un venerdì di passione per far girare l’economia !! …
Ma allora, il governo piuttosto di accettare questa situazione perché non previene gli scioperi … per esempio stando al pari con il rinnovo dei contratti e mantenendo il potere di acquisto dei salari dei propri lavoratori ???
Tanto se uno i soldi li ha li spende lo stesso e se non li ha non li spende lo stesso.
Ma più soldi si hanno, più se ne spendono e più se ne spendono più gira la moneta e girando la moneta aumenta l’economia. Pensate un po’ si ottiene lo stesso effetto di uno sciopero, ma siamo tutti più contenti.
Sarà questo concetto troppo difficile da far capire a chi ci governa???
Paolo Cartillone

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