martedì 28 gennaio 2014

Crisi e federalismo?

Un giorno qualcuno disse: "in periodo di crisi occorre accentrare..." per spendere meno e gestire meglio l'organizzazione, aggiungo io!

Ma come si può far convivere l'accentramento necessario per superare la crisi (perché, ormai é dato per assodato, siamo in crisi!) con l'idea del federalismo?
Per intenderci, della lotta a parole tra i vari partiti politici italiani non mi interessa niente: cerco solo di ragionare con la mia testa.
Chiarito il soggetto di questa mia prima lettera: crisi e federalismo, cerchiamo di chiarire perché in Italia di questi tempi il federalismo non può essere applicato.

In molti pensano che con il federalismo si possa risparmiare sulle tasse o, quanto meno, si possa penalizzare quella parte di nazione Italia considerata "sprecona"; se siete tra coloro che credono in queste favole mi dispiace deludervi: non é così e ve lo dimostro! Lo stato italiano incamera attualmente circa il 40 % del reddito di un lavoratore per fornire i servizi di base che noi tutti possiamo vedere... eppure già adesso parte delle competenze sono devolute a Regioni, Province, Comuni e altre Autorità e Organizzazioni di ogni tipo... queste funzionano perché ricevono parte degli introiti dello Stato. Negli ultimi anni però (a causa forse della rapacità dei politici o del loro incremento) il trasferimento di fondi verso la periferia é andato via via diminuendo... lasciando il posto ai debiti!
Ma cosa significa tutto ciò, vi chiederete?!?
Semplice: se Regioni, Province e Comuni, Autorità e Autonomie di ogni genere e grado, vorranno in futuro rendere dei servizi al cittadino dovranno imporre delle proprie tasse! E con ciò credo di avervi dimostrato che il "federalismo all'italiana" non permetta di diminuire le tasse ma, al contrario, causerà un aumento "non omogeneo sul territorio nazionale" delle stesse.

Secondo punto: il federalismo servirà almeno a penalizzare l'Italia "sprecona" o "ladrona", come dicono alcuni.
Mi dispiace ma ancora una volta non condivido. il federalismo non penalizza quella parte d'Italia ma "tutta l'Italia"! e ve lo dimostro in due righe: chi sentirà la necessità di servizi di cui non può fere a meno (il Nord Italia?!?) si imporrà delle nuove tasse con le quali organizzare i servizi non più forniti dallo Stato, chi non ne sentirà la necessità perché abituato a non avere servizi (il Sud Italia?!?) semplicemente non lo farà!
Risultato? Nessun cambiamento in meglio; in media più tasse e meno servizi: fallimento della società!

Ma quali saranno le conseguenze sulla Nazione Italia? Terribili...
  • aumento della delinquenza;
  • sfiducia nel futuro;
  • impossibilità a fornire i servizi essenziali per uno Stato, quali "Salute", "Scuola" e "Sicurezza"...
Dove porta tutto ciò?
... dipende da noi italiani... dalle nostre scelte... dalla nostra capacità di capire che il federalismo é solo il primo passo al ritorno al passato, un passato fatto di Signorie e Comuni indipendenti, fatto di lotte fratricide, di guerre e sangue...

Per concludere: federalismo? Inutile al momento, inapplicabile in ogni caso, pericoloso per la Nazione, senza dubbio!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

domenica 12 gennaio 2014

L'editoriale di agosto di Graffiti on-line: Immigrazione Falso Problema...

Frugando in rete tra i siti amici, ho letto con interesse l'editoriale del mese di agosto 2013 dell'Avvocato Sarcià, sul suo giornale on-line Graffiti.
Argomenti trattati? Tanti, immigrazione, invasione islamica, il lavoro che manca in Italia ed Europa... sempre con graffiante ironia, l'unica arma che ci permette di sopravvivere di fronte alle mancanze della politica!
L'articolo è scritto molto bene e rappresenta, purtroppo, fin troppo fedelmente la nostra realtà italiana. Noi italiani siamo capaci di chiudere gli occhi fino alla fine... e l'Europa non ci aiuta di sicuro. L'emigrazione è un problema europeo ma prima di tutto italiano.
Sono infatti convinto che l'Italia, in qualità di "prima spiaggia" dovrebbe fare qualcosa di più serio ed incisivo che non "accogliere" questi poveracci in centri di accoglienza che di accogliente non hanno niente.
Non ha senso che si tengano per mesi delle persone rinchiuse, in attesa che un giudice si degni di ascoltarli, non ha senso illudere persone che non hanno niente, visto che l'Italia non è più in grado di dare niente!
Se occorrono più giudici per affrontare questa emergenza (che tale nonè in quanto è ormai la norma!) che si assumano!
Se occorrono più poliziotti, che si assumano... oppure che i Carabinieri in servizio di fronte alle case dei politici o a fare le belle statuine nei luoghi di potere facciano invece servizio pubblico (e sia chiaro, lo fanno bene, il loro lavoro, quando qualcuno glielo consente)!
Eppure, nonostante le urla di dolore di tanti, credo proprio che gli italiani non cambieranno mai, la politica non cambierà mai, sempre attenta a rifocillare ignoranti e nullafacenti in cambio di un maledettissimo voto.
Così l'Italia continuerà ad essere la barzelletta dell'Europa...
Ma lasciamo perdere le mie opinioni, vi invito a leggere voi stessi l'editoriale di agosto: Immigrazione FALSO PROBLEMA e fate pure le vostre considerazioni.
Alessandro Giovanni Paolo Rugolo