martedì 27 novembre 2012

Lettera aperta al Ministro Corrado Passera

Signor Ministro buonasera,
 
le scrivo questa lettera aperta per lanciare un urlo di disperazione per la situazione che vivo ogni giorno in qualità di pendolare sulla tratta Roma Termini - Pomezia Santa Palomba.
 
L'urlo di disperazione è dovuto alla situazione che giornalmente io e tutti i pendolari che viaggiano per Roma dobbiamo affrontare per andare a lavorare e tornare alle nostre case alla sera.
 
Mi chiedo se qualcuno si sia mai posto nei nostri panni e mi do anche la risposta: no, sicuramente nessuno l'ha mai fatto, probabilmente infatti i nostri panni da pendolare sono troppo scomodi, sicuramente non profumano!
 
Ogni giorno, al mattino e alla sera, migliaia di persone sono costrette a fare un viaggio in piedi lungo i corridoi delle carrozze o negli ingressi delle stesse, accalcati come sardine in scatola.
Mi chiedo se esistano delle norme che dicono come si deve viaggiare sui treni, ma data la situazione direi che non esistono norme o, quanto meno, che nessuno controlla.
 
Ma dopo la lamentela, spero vorrà perdonarmi, vorrei fare alcune proposte atte a migliorare la situazione.
 
Per un viaggiatore attento è facile notare che tutti i giorni vi è una parte del treno assolutamente vuota, quella riservata al trasporto biciclette, solitamente in coda, normalmente senza biciclette.
E allora ecco dunque la mia prima proposta:
 
Suggerimento n. 1: perchè non si modifica la parte del vagone adibita al trasposto biciclette mettendo degli appositi sostegni per le persone, stile bus o metropolitana, e la si adibisce a trasporto persone? Se pure si decidesse semplicemente di aprire anche questa parte della carrozza al trasporto delle persone saremmo tutti comunque più contenti visto che ogni giorno molta gente resta a terra per mancanza di spazio sui vagoni (provare per credere, treni da Pomezia Santa Palomba a Roma ore 06.40, 06.52 ecc.). Noi pendolari non ci schifiamo se riusciamo a salire tutti sul treno e comunque peggio di come si viaggia oggi è molto difficile che possa essere.
Ma voglio proseguire con altri due suggerimenti di poca spesa e probabilmente di elevata efficacia.
 
Suggerimento n. 2: togliere i sedili che si trovano all'ingresso delle carrozze, sono solo di disturbo e seppure a vantaggio di due passeggeri vanno a svantaggio di altri venti che non hanno spazio, sarebbe poi necessario aggiungere dei supporti a soffitto che consentano ai viaggiatori di sorreggersi, i supporti oggi esistenti sono pochi, scomodi e servono solo una parte delle persone che spesso si sorreggono appoggiate le une alle altre.
 
Suggerimento n. 3: visto l'elevato numero di persone che è costretto a viaggiare in piedi, perchè non togliere le prime due file di sedili di ogni carrozza (nei pressi degli ingressi) in modo tale che più persone possano viaggiare in piedi. Occorre chiaramente aggiungere anche qui dei supporti a soffitto che aiutino i viaggiatori a reggersi.
 
Sono convinto che con questi semplici accorgimenti (tempo di realizzazione molto basso e costo altrettanto basso) potreste aiutare noi pendolari a vivere meglio in attesa che venga realizzata la famosa super Pontina o che venga raddoppiata la tratta ferroviaria verso il sud, tutte cose che, sinceramente non credo verranno mai realizzate!
 
Egregio signor Ministro, la mia lettera aperta vuol essere un invito a prendersi carico dei problemi che da anni vengono rappresentati dai pendolari ma ascoltati da nessuno.
 
Spero che quanto detto possa essere utile a tutti.
 
Invito tutti coloro che sono costretti a fare il pendolare sui treni a dire cosa ne pensano delle proposte e se qualcuno di voi conosce un politico sensibile alle nostre problematiche lo inviti a leggere e magari a mettere in atto quanto chiesto.
 
Certo, qualcuno potrà lamentarsi perchè perderà il posto a sedere, ma penso proprio che la maggior parte di quanti viaggiano in piedi ogni giorno saranno felici di vedere realizzato quanto detto.
 
Cordialmente,

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

domenica 25 novembre 2012

Le primarie, qual è il loro reale valore?

In questi giorni non si fa altro che parlare di primarie, PD, PdL, chi altri?
Ciò che si dice è che le primarie servono a scegliere il leader di un partito o coalizione, ma sarà vero?
Un grande partito radicato sul terreno, generalmente diretto da un Segretario di partito, può realmente dare come indicazione un nome diverso da quello del suo segretario?
Forse si, forse no!
Forse si se oltre al segretario del partito esiste una figura diversa che in qualche modo ne possa eguagliare o superare la popolarità, potrebbe essere il caso del PdL.
Ma che dire per il PD?
Questa sera vedremo come finisce.
Bersani o Renzi?
Non credo che gli altri concorrenti possano in alcun modo sfidare questi due personaggi.
Tabacci, Vendola, Puppato... conosciuti forse nel mondo politico, ma al grande pubblico?
In ogni caso, le primarie sembra siano un successo, si parla di circa 2,5 milioni di persone che si sono recate a votare per scegliere il futuro leader. Ciò significa che le primarie porteranno alle casse del PD la cifra di circa 5 milioni di euro. Si dice che l'organizzazione delle primarie costi allo stesso partito circa 1,5 milioni di euro. Quindi, se la matematica non è un'opinione la giornata di oggi registrerà un attivo di circa 3,5 milioni di euro!
Ma come mai una giornata di elezioni (seppur primarie) costa solo 1,5 milioni di euro? Quali sono le spese che il PD o un qualunque partito deve sostenere per una attività simile?
Voi direte, ma che ti interessa?
Mi interessa capire quanto è stato speso per capire se e come lo Stato potrebbe risparmiare le spese delle elezioni politiche, così magari ci guadagnamo tutti!
Sembra che per realizzare queste primarie il Partito Democratico abbia mobilitato circa 100.000 volontari in circa 8.000 comuni. I seggi sono 9239 più quelli dei paesi stranieri!
Si tratta di un numero enorme, credo molto simile a quello delle elezioni politiche, se non per il numero di seggi che è probabilmente più elevato.
Il costo delle elezioni Politiche in Italia è stimato in circa 400 milioni! Come mai?
Se è vero che occorre ridurre i costi, perchè non iniziare dal ridurre i costi delle elezioni?
Perchè non mobilitare volontari per le elezioni politiche in vece di pagare una marea di persone?
Se si impiegassero dei volontari, sotto la supervisione del personale dei comuni, quanto si risparmierebbe?
Ultima cosa, eliminare i rimborsi ai partiti, tutti i rimborsi!
Che cosa ne pensate?


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

sabato 17 novembre 2012

I sondaggi della settimana

Oggi voglio condividere con voi lettori alcuni sondaggi da me creati e che potranno fornire informazioni sui gusti dei lettori del mio blog.
Userò la piattaforma Toluna che mi consente di creare sondaggi gratuitamente e condividerli con migliaia di partecipanti.
Devo dire che è una esperienza interessante e spesso la risposta ai sondaggi è molto diversa da quanto immaginavo.
Ma veniamo a noi, i primi sondaggi sono di carattere politico e sociale:
Cosa ne pensate?
Seguite i link se vi va di votare e di vedere cosa pensano gli altri sull'argomento.

Monti candidato alle prossime elezioni?

Il mio livello di fiducia nel futuro é:

I telegiornali sono sempre...

Le prossime elezioni italiane...

Nei prossimi dodici mesi le tasse in Italia...

Quando in tv sento usare termini inglesi...

Le elezioni americane...

Spero che i sondaggi vi interessino, votate e vedete cosa ne pensano i lettori.


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

sabato 10 novembre 2012

Politica? Sempre le solite barzellette!

Giorno dopo giorno i nostri Signori politici non fanno altro che confermare ciò che tutti già da tempo pensano di loro!
Parlano di programmi ma non dicono in cosa consistono, si lamentano del lavoro del governo ma non abbassano le tasse, sono protettori dei poveri cittadini a parole ma non fanno niente per risolvere i problemi reali dell'Italia.

Perché e per chi dovrei votare alle prossime elezioni?

Se qualcuno si prende la briga di dire: questo è un problema e io lo risolverò, allora lo voto!

I problemi reali ve li dico io, così vi semplifico la vita:
- provincia di Roma, strada Pontina; chi è che si prende la briga di risolvere questo problema?
- pendolari del Lazio, treni sovraffollati; chi è che risolve il problema?

Se qualche partito vuole il mio voto deve risolvere uno di questi due problemi.

Ma al di là del mio voto, che conta veramente poco, perché risolvere uno di questi problemi potrebbe essere vantaggioso per l'Italia?

Non dico niente di nuovo, credo, se dico che consentendo lo spostamento delle persone in tempi ridotti (strade fatte bene e treni efficienti) e in modo agevole ne guadagna la produttività del singolo ma anche dello Stato nel suo complesso. Inoltre si abbassano i consumi di carburante e il livello di stress e di incidenti, il che significa economie dal punto di vista sanitario e benessere!

Ma probabilmente queste cose, seppure alla portata di una persona mediamente ragionevole, non sono alla portata dei nostri politici.

Mi auguro che ci sia qualcuno che prenda in considerazione problemi reali delle persone di tutti i giorni, se lo farà avrà vinto le elezioni!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

giovedì 1 novembre 2012

Pendolari laziali o sardine in scatola?

La domanda è retorica...

Chiunque abbia viaggiato sui treni per pendolari che giornalmente si muovono tra la periferia di Roma e la stazione Termini sa bene cosa significa pendolare!

Il pendolare infatti non è altro che una sardina che viaggia inscatolata in posizione verticale!

Il pendolare laziale, tra l'altro è anche dietetico, infatti non contiene grassi aggiunti, l'olio è il suo, quello che perde durante la sauna cui viene sottoposto giornalmente.

Non si capisce bene come sia possibile pagare un biglietto ad un prezzo così basso visto il numero di servizi aggiuntivi che fanno parte del pacchetto!
Per esempio, la sauna, generalmente viene pagata a caro prezzo, sui treni dei pendolari invece è assolutamente gratuita!

E che dire dei massaggi? Sappiamo tutti che i massaggi fanno bene e questo servizio è garantito dal fatto che si sta talmente vicini che ogni movimento involontario è un massaggio gratuito per i nostri compagni di viaggio!

Che dire poi dell'innegabile possibilità di socializzare? Il treno per pendolare è come un enorme club in cui si socializza, infatti è d'obbligo scambiare qualche parola con chi sta a meno di dieci centimetri da te!

E allora perchè lamentarsi del servizio per pendolari?

Occorre semmai esportare il modello, proporlo all'interno dell'Italia in sostituzione del servizio "auto blu", più caro, scomodo e non dotato di tutti i servizi aggiuntivi appena indicati (lista sicuramente non esaustiva) e esportarlo all'estero, magari in Giappone o in America dove, poveretti, non conoscono questi servizi!

Esportiamo il meglio dell'Italia, esportiamo i treni per pendolari...

Evviva i pendolari, evviva le sardine in scatola!


Alessandro Giovanni Paolo Rugolo